LUCCA. Il prossimo 15 marzo scadranno i termini per la presentazione delle manifestazioni d’interesse d’accesso al bando della Regione Toscana che, per un importo complessivo di ben 17,5 milioni di euro, consente agli aventi diritto la possibilità di ottenere fondi da destinare alla realizzazione di infrastrutture pubbliche per i settori del turismo e del commercio, con particolare riferimento alla riqualificazione dei centri abitati e, dunque, dei Centri commerciali naturali che insistono all’interno di essi.

Il bando, aperto a enti pubblici come Province, Comuni, Comunità montane e Unioni di Comuni, rappresenta senza ombra di dubbio una opportunità importante per lo sviluppo di un settore che, se da una parte rappresenta un traino sempre più forte per l’economia locale (il turismo), dall’altra (il commercio) si trova costretto a fare i conti con la gravissima crisi economica generale che genera una contrazione dei consumi e possibilità di investimento ogni giorno più ridotte.

Da qua la necessità, verrebbe quasi da dire “l’obbligo”, da parte degli enti locali di non lasciarsi sfuggire l’occasione. Gli interventi da fare sono molti: Confcommercio Lucca, presente con i suoi Ccn in ogni angolo della provincia, dalla Piana alla Versilia, sino alla Valle del Serchio, questo lo sa bene. Ecco perché, a poco meno di un mese e mezzo dalla scadenza dei termini, l’augurio dell’associazione è quello che le singole amministrazioni che fanno parte dell’elenco dei potenziali beneficiari, non si lascino sfuggire l’occasione.

Ognuna di loro già conosce le rispettive problematiche del commercio, ma Confcommercio è comunque disponibile a un confronto mirato, a un tavolo di concertazione che giunga all’individuazione di strategie e progetti di rilancio che passino anche attraverso i fondi di questo bando regionale. Pare doveroso ricordare quali siano le spese ammissibili a finanziamento: opere di recupero e di ristrutturazione di immobili, opere edilizie per il loro ampliamento o di nuova realizzazione; acquisto di terreni e immobili; arredi urbani che favoriscano l’attrattività turistica, fieristica e commerciale, e agevolino l’utilizzo dell’area da parte degli utenti e degli operatori economici; realizzazione di interventi per la messa a norma di immobili connessi allo svolgimento di attività e funzioni turistiche, commerciali e fieristiche per la qualificazione di aree urbane degradate, con particolare riguardo all’adeguamento e innovazione dell’impiantistica, della logistica e dei servizi; realizzazione di impiantistica multimediale per l’utilizzo di tecnologie innovative in funzione dello svolgimento dell’attività turistica, fieristica e commerciale e della qualificazione dei servizi all’utenza; progettazione e realizzazione di pannelli informativi e di segnaletica coordinata; realizzazione di banchi architettonicamente compatibili e di nuove strutture di vendita nelle aree mercatali, in quanto beni e/o infrastrutture di proprietà pubblica.

Le spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza del cantiere e collaudo sono ammissibili fino al 10 per cento dell’investimento complessivo.

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